Per noi adulti la vista è una cosa assodata, tutti vediamo più o meno bene, talvolta necessitando di occhiali ma il bene della vista è una cosa a cui nemmeno pensiamo. Per il neonato non è così e molte “leggende” sono presenti circa questo tema.
Lo sviluppo della vista nel neonato
Il bambino inizia a formare i sensi già nel grembo materno e nasce con notevoli capacità in questo senso. L’olfatto è già sviluppato alla nascita così come il gusto e il tatto.
Già nella pancia il bambino sente i suoni esterni, anche se un po’ ovattati, prova ne è il fatto che la musica ambientale determina diversi movimenti del bambino e anche il sonno o la veglia.
Se provi a mettere una musica piuttosto eccitante come il Rock duro o l’Heavy Metal riscontrerai dei movimenti di un certo tipo mentre la musica più melodica lo renderà più tranquillo.
La vista è il senso più complesso che alla nascita è poco più che abbozzata, e completa il suo sviluppo solo nei primi mesi di vita ma è nei primi anni di infanzia che si affina davvero arrivando a distinguere oggetti anche piuttosto distanti ma andiamo per gradi.
I Primi mesi di vita
Il bambino appena nato ha spesso gli occhi gonfi a causa delle pressione che si realizza durante il parto. Abituato all’ambiente protetto della pancia, il bambino intorno alla diciottesima settimana riesce a distinguere la luce dal buio, percependo dalla luce solo le tonalità del rosso e del viola.
La sua venuta alla luce è tutt’altro che gradevole: si trova all’improvviso immerso in luci intense e a rumori che lo spaventano. Sia per il gonfiore che per l’aggressione luminosa, il bambino appena nato tende a tenere gli occhi chiusi.
Nei primi giorni di vita il bambino vede tutto sfocato, riuscendo a mettere a fuoco solo a distanze fino a 25 cm da lui. Riconosce la mamma durante l’allattamento perché il suo viso gli è vicino e per lo stesso motivo si quieta in braccio anche a parenti che sono spesso vicino a lui, solo da tale distanza ravvicinata distinguendoli.
La vista nei primi tre mesi di vita
Nel primo mese gli occhi del bambino non sono in grado di allinearsi sullo stesso asse, dando origine allo “strabismo neonatale”. Ogni cosa, quindi, gli risulta difficile da vedere chiaramente, tuttavia segue con lo sguardo il viso e gli occhi della mamma e del papà.
La vista si affina gradualmente e nel secondo e terzo mese la visione binoculare diventa efficace. In questa fase vede chiaramente gli oggetto fino a 40 cm di distanza.
Il bambino è attratto dagli oggetti in movimento e distingue meglio i colori. Adatti in questo periodo sono i giochi colorati in movimento, rossi, verdi, gialli che aiutano la maturazione della vista. Il bambino cercherà di afferrare gli oggetti ma non ha ancora bene il senso della profondità, per cui spesso le sue manine non riescono nell’intento.
La Vista dal quarto mese al primo anno
Dal quarto mese la vista si affina decisamente: il bambino riconosce chiaramente i volti delle persone riuscendo anche ad associare le espressioni alle emozioni. Riconosce le forme degli oggetti e i colori e segue con facilità i movimenti degli oggetti.
Al sesto mese si sviluppa il senso della profondità e delle dimensioni spaziali e riesce anche grazie alla maturazione dei movimenti ad afferrare con una certa sicurezza gli oggetti. Il bambino comincia a gattonare e grazie alle nuove capacità visive acquisite inizia ad esplorare l’ambiente che lo circonda; ormai forme e colori non hanno più segreti.
Occorre però attendere il secondo anno di vita perché il bambino riesca a riconoscere e fissare oggetti anche parecchio distanti ma lo step successivo è ai quattro anni, quando il bambino oltre a percepire i colori con sicurezza, quelli forti e ben distinti, comincerà anche a distinguere le sfumature. Con l’inizio della scuola primaria si può dire che la maturazione della vista è completata.