Molte donne in occasione di una comune visita ginecologica oppure per via di disturbi di questo genere scoprono di avere un polipo uterino. E’ sempre fonte di apprensione ma in realtà questi vanno giustamente considerati e seguiti ma solo quando assumono dimensioni più importanti richiedono un intervento risolutivo.
Cos’è il polipo uterino
I polipi uterini sono di fatto escrescenze che sono classificate come tumori benigni e che possono originarsi nell’endometrio, ossia sulla mucosa interna dell’utero oppure sulla cervice uterina.
A seconda di questi due casi assumono il nome di polipi endometriali o polipi cervicali. La cervice uterina, vale la pena ricordarlo, è la parte inferiore dell’utero che aggetta nel canale vaginale.
I polipi sono formati da tessuto ghiandolare che va incontro ad una eccessiva proliferazione, si può dire una proliferazione incontrollata, al di fuori delle regole di riproduzione cellulare fisiologica, dando quindi origine alla loro forma di escrescenza che ricorda un po’ la forma del polipo, da qui il nome e la classificazione come tumore.
Le forme dei polipi
I polipi possono avere forme diverse e in base a questo classificati come:
- Polipi peduncolati
- Polipi sessili
I primi hanno una base cilindrica da cui si sviluppa l’escrescenza vera e propria che costituisce il corpo del polipo
Nel secondo caso, i polipi sessili, sono più piani, hanno una base di crescita breve e non si sviluppano molto in verticale, mancando l’aspetto peduncolato.
I polipi possono presentarsi come formazioni singole oppure a gruppi e con lunghezze variabili da pochi millimetri a diversi centimetri e tendono a ricrescere anche dopo la loro rimozione.
Il colore può variare da roseo a rosso e la loro consistenza è molle. I polipi possono mutare da benigni a maligni ma per fortuna solo nello 0,5% dei casi.
Cause dei polipi uterini
Nonostante tutte le ricerche svolte, non sono state individuate cause specifiche nella comparsa dei polipi uterini ma sono state individuate dei fattori di rischio che ne agevolano la comparsa e sviluppo:
- Alti livelli di estrogeni
- Predisposizione genetica
- Obesità
- Età intesa come fase pre menopausale
- Infiammazione cronica della cervice
- Assunzione di alcuni farmaci come, ad esempio, il Tamoxifene, un farmaco usato soprattutto per la cura del tumore del seno o per terapie nell’infertilità anovulatoria.
Sintomi dei polipi uterini
Spesso i polipi non causano sintomi nella donna almeno fino a quando non assumono dimensioni notevoli ma quando i sintomi sono presenti possono provocare:
- metrorragia (sanguinamento al di fuori del ciclo mestruale)
- menorragia (sanguinamento abbondante durante il ciclo)
- mestruazioni dolorose (dismenorrea)
- irregolarità mestruali
- Infertilità
A fronte di sintomi di questo genere, di norma, le donne si rivolgono al ginecologo e in questa occasione il medico potrà notare la presenza di polipi ed agire di conseguenza.
La cura
In molti casi i polipi endometriali vengono naturalmente espulsi con il flusso mestruale insieme al tessuto endometriale eliminato con il ciclo mestruale. Se sono di piccole dimensioni il ginecologo li terrà monitorati valutandone lo sviluppo nel tempo senza intervenire in questa fase.
Nel caso in cui i polipi diano sintomi di una certa importanza il medico potrà asportarli e inviarli all’esame istologico per capire il grado di sviluppo indifferenziato. Alcuni medici instaurano una terapia ormonale che, però, rischia di risolvere solo temporaneamente il problema che si ripresenta rapidamente terminata la terapia e per questo è stata un po’ abbandonata.
Quando il medico opta per la rimozione, in funzione della gravità del quadro clinico, potrà intervenire attraverso una isteroscopia terapeutica, un raschiamento oppure una isterectomia radicale, la rimozione dell’utero.
Da dire ancora che i polipi possono facilmente essere causa di infertilità sia impedendo meccanicamente la penetrazione degli spermatozoi, se sono cervicali oppure ostacolando l’impianto dell’ovulo fecondato sulla parete uterina in caso di polipi endometriali.